Il Commissario Straordinario della IX Comunità Montana del Lazio, Nando Cascioli, della quale fa parte anche il Comune di San Gregorio da Sassola, esprime una forte preoccupazione e riserve sull’opportunità di costruire l’impianto.
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“La zona agricola su cui dovrebbe sorgere l’impianto per il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi di natura inerte si contraddistingue per l’alta vocazione agricola, ambientale ed archeologica, per la presenza di un vasto territorio, miracolosamente rimasto immune da un abusivismo edilizio intenso e da ogni forma di speculazione” dichiara Nando Cascioli.
"Vi è inoltre la presenza di fiorenti attività agricole e di numerose aziende agrituristiche, già pesantemente colpite dal lockdown a causa del Covid-19 e che con i resti dell’antico acquedotto romano “Anio novus” (ponti di S. Antonio, S. Pietro e Ponte Lupo) costituiscono un unicum di assoluto pregio, le quali potrebbero essere ulteriormente penalizzate.
Invito pertanto il Sindaco e l’intero Consiglio comunale di San Gregorio da Sassola, rispettando le proprie prerogative, a riconsiderare l’opportunità di realizzare l’impianto per il trattamento degli inerti” conclude il Commissario Straordinario della IX Comunità Montana del Lazio.
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