Sacro Ritiro di S. Francesco - Padre Lorenzo Conti, "Verso Greccio, con stupore e nostalgia"

 Verso Greccio
Con stupore e nostalgia
Padre Lorenzo Conti

Regna dappertutto un’atmosfera particolare. Si respira in pienezza aria di Natale: stupore e meraviglia. Il cuore vola a Greccio, a San Francesco, a quel 1223. Il presepe è invito a toccare, a sentire, a “vedere con gli occhi del corpo” il Dio fatto carne che dalla mangiatoia rinnova al nostro mondo inquieto la proposta del suo amore senza limiti. Quello di Gesù Bambino è sguardo che arriva alle pieghe dello spirito. A Natale tornano a fiorire speranza, fiducia, gioia: come una ri-nascita. Papa Francesco il 1 Dicembre 2019 nel Santuario di Greccio, conosciuto in tutto il mondo, ha firmato “Admirabile Signum”, la Lettera Apostolica sul significato e valore del Presepe. Tutti i presepi, quello grande delle Chiese e quello “piccolo” preparato in casa, sono rappresentazione del mistero di Betlemme. Il Presepe non è quella bella tradizione che piace tanto ai bambini e caratterizza questo tempo liturgico: è un bisogno del cuore, è “segno” che invita a meditare il mistero della divina Incarnazione. Greccio 1223. Il prossimo 2023 avrà protagonista il Presepio: si celebreranno gli 800 anni di quel Natale indimenticabile che ha fatto del piccolo borgo di Greccio una seconda Betlemme. Alcuni passi significativi della Lettera di Papa Francesco:
“Il cuore del presepe comincia a palpitare quando, a Natale, vi deponiamo la statuina di Gesù Bambino. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. La nascita di un bambino suscita sempre gioia e stupore, perché ci pone dinanzi al grande mistero della vita. Vedendo brillare gli occhi dei giovani sposi davanti al loro figlio appena nato, comprendiamo i sentimenti di Maria e Giuseppe che guardando il Bambino Gesù percepivano la presenza di Dio nella loro vita. Il presepe ci fa vedere, ci fa toccare questo evento unico e straordinario che ha cambiato il corso della storia. Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini: Dio è sempre fuori dai nostri schemi.” ( Admirabile Signum n. 8).
Greccio con la rappresentazione viva del presepe di san Francesco si carica di stupore e meraviglia: guardando quelle scene la mente torna bambina. Ricordiamo quando impazienti anticipavamo i giorni per costruire il presepe e mettevamo tutta casa in lieto sottosopra. Il presepe, come sottolinea Papa Francesco nella Lettera Apostolica, fa parte del “processo di trasmissione della fede che ci porta a sentire e credere che Dio è con noi e noi in Lui siamo tutti fratelli”.
Natale rinnova il mistero che avvicina Dio a noi e noi a Dio. “Dio si è fatto come noi, per farci come Lui ”.
In Cristo Gesù tutti “Fratelli e Sorelle”.
Nello spirito del Santo di Assisi, i Frati del
Convento di Bellegra, da queste colonne porgono in sincerità di cuore alle gentili lettrici e cari lettori cordiali AUGURI.
Sante Feste Natalizie.
Pace e Bene.