Comunicato UNCEM Lazio - Assestamento di bilancio regionale

Assestamento di Bilancio regionale – Bellucci: “Bene attenzione all’ambiente ma occorrono più risorse agli Enti deputati per prevenire i disastri”

“Noi di Uncem Lazio esprimiamo sostanziale soddisfazione per la manovra di assestamento di Bilancio regionale. Ciò per quanto concerne l’impostazione impartita alle missioni e programmi che competono alle finalità della nostra associazione. Mi riferisco in particolare a tutto quel che concerne l’ambiente e la prevenzione dei disastri ambientali”

Così il Presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci, in merito all’Audizione presso l’Assessorato al Bilancio e tenuta con l’assessore Giancarlo Righini.

“Premesso – continua Bellucci – che gli ultimi avvenimenti climatici hanno rappresentato con tutta evidenza che il cambiamento epocale che stiamo constatando è foriero di disastri naturali sia per fenomeni siccitosi che favoriscono gli incendi, sia per quelli alluvionali che determinano un ulteriore dissesto idrogeologico, è maturata in questi anni la coscienza che ogni euro speso per la prevenzione rappresenta 1000 volte un risparmio sui costi di ripristino dei danni e delle condizioni naturali stravolte.

UNCEM Lazio, da oltre un decennio, tenta di sottoporre all’attenzione della Giunta e del Consiglio Regionale il fatto che il governo del territorio non può prescindere da una rete istituzionale che interessi capillarmente le aree interne e montane, composta da enti di prossimità, che sappiano coordinare i Comuni ed i Sindaci, che sappiano dialogare con gli Assessorati Regionali competenti, che abbiano sedi e strutture e soprattutto programmi aderenti a ciascuna realtà territoriale. Ebbene – sostiene ancora il presidente Bellucci – questo ente di prossimità è la Comunità Montana, così come il TUEL vigente la delinea e la organizza, così come in tante Regioni italiane è referente di deleghe, attribuzioni e finanziamenti.

Nel Lazio abbiamo 23 Comunità, di cui una insulare, che associano 248 Comuni su 378 ed in particolare quelli sino a 5000 abitanti; in 10 anni 2012/2022, la loro popolazione si è ridotta di 32.609 unità, determinando gravi rischi: terre incolte ed abbandonate, incuria e mancato intervento ambientale, degrado idrogeologico di fiumi, torrenti e boschi, perdita di cultura tradizionale, folclore, artigianato ed enogastronomia tipica.

A fronte di questo trend, pur apprezzando l’impostazione dell’assessore Righini che in attesa della definizione legislativa in itinere che riguarda anche le Comunità Montane, ha sostanzialmente mantenuto lo statu quo sotto il profilo finanziario di questi Enti, non possiamo che sottolineare per l’ennesima volta l’auspicio di un incremento di tali risorse, tale da riattivarne la preziosa operatività.

L’UNCEM Lazio ed i Sindaci dei Comuni montani, dunque, chiedono almeno un primo segnale che inverta la tendenza allo spopolamento ed al degrado dei nostri meravigliosi e preziosi territori”.

Achille Bellucci

Presidente UNCEM Lazio