I ragazzi dell'Istituto Braschi - Quarenghi di Subiaco ricordano la figura di Luciano Romanzi

Un evento fortemente voluto dall'UNCEM Lazio il “Memorial Luciano Romanzi”, rivolto alle scuole: sono stati i giovani, a cui è affidato il futuro del nostro territorio, a omaggiare chi per oltre vent'anni si è speso con tutto se stesso nella promozione e nella valorizzazione della Valle dell’Aniene

A cura di Agenzia Eventi - www.agenziaeventi.org

“Luciano Romanzi, un uomo del territorio”, “La Valle dell'Aniene tra conservazione e sviluppo”, “Ecco Luciano!”: sono questi i titoli dei lavori realizzati dai ragazzi dell'istituto “Braschi – Quarenghi” di Subiaco e presentati in occasione del “1° Memorial Luciano Romanzi”, tenutosi nella mattinata di mercoledì 5 giugno presso l'istituto stesso.

L'evento è frutto di una stretta collaborazione tra l'Istituto “Braschi – Quarenghi” e l'UNCEM Lazio che ha fortemente voluto che la figura di Luciano Romanzi venisse omaggiata proprio dalle future generazioni alle quali viene affidata la custodia e il destino dei nostri territori. Ed è giusto che fossero proprio i ragazzi a ricordare chi si è impegnato tutta una vita nella custodia del bene pubblico, amando la Valle dell’Aniene come nessun altro, spendendo tutto sé stesso nella valorizzazione e nella promozione del territorio e battendosi sempre in difesa di esso, lottando sempre in prima persona contro i tagli ai servizi di mobilità, trasporti pubblici e sanità, e ancora contro i rincari dell'Autostrada A24, arteria di collegamento fondamentale per la Valle con Roma.

Per Luciano Romanzi la politica era servizio ai cittadini, non mestiere, non ambizione per tornaconti economici o posizioni di potere. Quale esempio migliore per i ragazzi, che un domani si affacceranno anche alla vita politica, che però oggi appare così lontana dagli interessi dei giovani?

Di seguito i lavori presentati nel corso dell’evento:

“Luciano Romanzi, un uomo del territorio”, realizzato dalle classi terza B dell'informatico e quarta A dello scientifico, consiste in una serie di interviste a persone che hanno conosciuto Luciano Romanzi, dagli amministratori locali, ai sindaci e agli amici di sempre, come ad esempio Gilberto Orlandi, storico compagno di partito di Luciano;

“La Valle dell'Aniene tra conservazione e sviluppo”, suddiviso in tre parti: un video della 3a A del liceo classico sull’ “Idea di un Parco Letterario nella Valle Aniene”, quindi un lavoro realizzato dalla 3a C dello scientifico, “Il territorio della Valle Aniene dal mio punto di vista”, dove sono i giovani stessi ad individuare i punti di forza della Valle da utilizzare come possibile volano di sviluppo, ed infine una terza parte interamente dedicata a Subiaco e chiamata “Subiaco: città ideale - Sublake Village”, che sviluppa l'idea di un villaggio diffuso sul territorio di Subiaco che offra agli ospiti un'esperienza immersiva tra sport, natura, storia, spiritualità, arte, mettendo loro a disposizione sia appartamenti posizionati nel tessuto storico a mo' di albergo diffuso, sia moduli abitativi progettati dagli stessi ragazzi delle quarte classi dello scientifico e dotati di tutti i confort.

Infine, l'ultimo lavoro dei tre è “Ecco Luciano”, realizzato dalla 4a B dell'informatico. Il lavoro consiste in un video riassuntivo sulla vita di Luciano Romanzi e racchiude una serie di filmati che lo vedono protagonista e che ne esaltano sia la figura istituzionale che la dimensione umana.

Hanno preso parte alla bella mattinata, oltre a tantissimi ragazzi e ai loro insegnanti, anche tanti amministratori che non hanno voluto far mancare la loro presenza: Achille Bellucci, Presidente di UNCEM Lazio, che ha voluto fortemente la realizzazione di questo evento; Alberto Foppoli, Commissario straordinario del Parco dei Monti Simbruini; Luisa Piacentini, Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio; Domenico Petrini, Sindaco di Subiaco, Franco Tozzi, Sindaco di Marano Equo e Fulvio Proietti, Sindaco di Rocca Canterano; Angelo Barnaba, Consigliere comunale di Pisoniano, ma soprattutto la famiglia di Luciano, la moglie Maria e la figlia Fabrizia, visibilmente emozionate per il tanto affetto che i tantissimi amici di Luciano, i ragazzi e le istituzioni presenti hanno dimostrato.

“Nessuno di noi, non solo di Uncem Lazio, poteva immaginare che l'epidemia di Covid-19, ci avrebbe sottratto così repentinamente Luciano; ci abbiamo messo del tempo a reagire e a valutare quanto accaduto. Così si è fatto strada il desiderio, o forse il bisogno, di non dimenticarlo, di valorizzare il suo impegno profuso in tante istituzioni per il suo territorio e soprattutto la volontà di coinvolgere in questo le nuove generazioni e la scuola. Potrà sembrare abusata la frase che i giovani rappresentano il nostro futuro ed è sicuramente vana se dopo averla pronunciata non si pone mano a un serio cambiamento. Se al centro di ogni provvedimento normativo ci sarà il destino dei nostri giovani, i nostri centri non si spopoleranno. Il significato autentico di questo Memorial dedicato a Luciano Romanzi è questo: rendere protagonisti i giovani, coinvolgendo sempre più le istituzioni, e farli promotori di idee e iniziative, con uno sguardo sempre lungimirante e positivo sulla Valle dell’Aniene” ha dichiarato Achille Bellucci.

Anche il Sindaco Petrini ha ricordato la figura di Romanzi rivolgendosi ai ragazzi dell’Istituto con queste parole: “Luciano è stato un esempio di cosa può essere la buona politica al servizio dei cittadini e del territorio. Lui non si è arricchito con la politica, anzi probabilmente ci ha anche rimesso qualcosa, perché quando qualcuno intende la politica alla sua maniera ne esce più povero economicamente, anche se ricco di soddisfazioni per aver fatto sempre la cosa giusta. La storia di Luciano è una storia di impegno: è la dimostrazione che con semplicità, onestà e correttezza, dovendo dire anche dei no, laddove necessario, si riescono a fare cose importanti”

“Luciano Romanzi non delegava a nessuno ciò che doveva fare lui, era un uomo del territorio, viveva appieno l'impegno di responsabilità che si era assunto - ha aggiunto il Commissario straordinario del Parco dei Monti Simbruini Alberto Foppoli - era onnipresente e onnicomprensivo, viveva il sociale e faceva tesoro di ogni cosa che poteva dare opportunità di sviluppo per il territorio. Avevo un grande rapporto di amicizia con lui e qui colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta la famiglia di Luciano per quello che anch'essa ha dato”

“Sono felice che questa iniziativa per ricordare Luciano Romanzi coinvolga i ragazzi - ha dichiarato Luisa Piacentini, Presidente del CAL Lazio - ringrazio UNCEM Lazio e la dott.ssa Sebastiani, Direttrice scolastica di questo istituto, per questo evento. I giovani oggi non vivono la politica, ma dovranno prima o poi affacciarsi a questo mondo: in queste aule ci sono i futuri amministratori, la futura classe dirigente, e gli esempi di buona politica sono fondamentali affinché i ragazzi possano nuovamente interessarsi ad essa, intesa come custodia del bene pubblico”

La Direttrice Sebastiani ha voluto infine sottolineare come la figura di Luciano Romanzi sia stata molto importante per l'Istituto stesso, da sempre supportato da Romanzi anche in momenti difficili, in periodo di calo demografico, e di come egli non abbia mai fatto mancare la sua vicinanza attraverso i vari contributi economici dati ai vari progetti del “Braschi – Quarenghi”.

Al termine della mattinata sono stati consegnati riconoscimenti ai ragazzi per i lavori svolti, dopodiché è seguito un momento conviviale con un piccolo rinfresco.