“Quel ramo dell’Albero del Cammino dell’Aniene”
con VAMOS - Fiera itinerante di turismo sostenibile
Incoraggiati dall'attenzione che il pubblico sta ponendo, nella partecipazione di V.A.R.A. (Valle Aniene Rete Associazioni) alle fiere itineranti organizzate dalla D.M.O, VaMoS e dalla aumentata frequentazione di viandanti sul Cammino dell'Aniene, la piccola rete di associazioni ha messo a percorrenza di recente un nuovo ramo del così detto "Albero del Cammino " diretto a Nord - Est della Città Metropolitana di Roma, sino a Vivaro Romano.
La diramazione che ha origine dalla vecchia Ferrovia Piatti, Mandela - Subiaco, all'altezza della località La Spiaggia di Cineto Romano ed usufruendo della mulattiera " Coste Sant'Antonio", raggiunge in qualche decina di minuti il centro storico del borgo presso l’antico Castello Orsini (XI° sec.) dalla torre con l'orologio e la caratteristica piazza, cuore pulsante della comunità cinetese.
La riscoperta di antiche mulattiere e il loro riutilizzo, adesso che il camminare è divenuto pratica corrente e salutare, fa parte oramai di una sana filosofia progettuale per un cammino e questa di Coste Sant'Antonio - via importante poiché accedeva dal paese ai campi vallivi, alla Vecchia Mola Barberini, alla Tiburtina Valeria e alla dismessa stazione ferroviaria della Roma -Sulmona- Pescara -
ne è un significativo esempio.
Il percorso, per il quale l'A.P.S. Amici dei Monti Ruffi ha impiegato alcuni anni di lavoro e studio, attraverso una brevissima deviazione, permette di visitare le Cascatelle di Rioscuro, entrate a far parte dei Monumenti Naturali della Regione Lazio. Tornando sulla strada maestra, la quale usufruisce di una variante del Sentiero Coleman, il tracciato permette, - in una mezz'ora di cammino
- di arrivare a Riofreddo, un tempo punto di Dogana dello Stato Pontificio, ricco di rilevanze storiche quali il Museo di Villa Garibaldi e la Chiesa della Santissima Annunziata.
L'Intero percorso denominato “Blue & Green” dai progettisti, è principalmente destinato alla conoscenza di borghi di un'area marginale dei Monti Lucretili; borghi dimenticati dai grandi flussi di camminatori ma pur sempre veri scrigni di tesori architettonici e di opere d'arte. L'esperienza in campo escursionistico che le associazioni collaboratrici, quali ItineraRIO di Riofreddo e nella sua evoluzione quella che un tempo fu la Hunza di Vallinfreda, hanno scaturito la costruzione del progetto facendo apprezzare il quadro paesaggistico e naturalistico della intera zona. Di fatto, seguendo gli antichi sentieri di cresta tra Riofreddo e Vallinfreda, si può raggiungere facilmente Monte Aguzzo che con i suoi 1068 m permette una visuale a 360° abbracciando gli orizzonti dei vicini Monti Lucretili, i dirimpettai monti della Riserva Cervia - Navegna, il Terminillo che sovrasta le montagne sabine nel versante reatino, I Monti Carseolani preceduti dalla Piana del Cavaliere con alle spalle l'imponente catena del Sirente - Velino, i Monti Simbruini, I Monti Ruffi con le sue Mammelle d'Italia e la Valle Dell'Aniene, I Monti Prenestini e il profilo parziale dei Colli Albani ed ancora una squarcio della Campagna romana e dell'Urbe che si staglia, nelle giornate più limpide, nell'azzurro del Mar Tirreno.
Dopo questa inaspettata bellezza panoramica il percorso conduce in discesa, al caratteristico borgo di Vallinfreda obbligando il camminatore dopo essere transitati nella vecchia Piazza del Mercato (gliu Colletrone) ad una sosta per ammirare Il palazzo più antico e prestigioso del paese qual è il Palazzo Bencivenga, risalente al XVI secolo, uno dei rari edifici del Manierismo italiano. Di fronte al Palazzo si erge la Chiesa di San Michele Arcangelo, il cui nucleo originale risale anch’esso al XVI secolo. L’interno accoglie la coeva tela del Romanino che rappresenta il Santo che schiaccia il demonio e il monumentale organo a canne del 1700.
Di qui, attraverso una carrabile tra boschi assestati di conifere messe a dimora negli anni 50 - 60 dello scorso secolo, si raggiunge il comune di Vivaro Romano il cui abitato è preceduto dalla Fonte della Nocchia, perenne e amena, la quale ubriacherà il viandante di freschezza e lo appagherà dalla fatica.
E a Vivaro Romano troviamo il Castello Borghese, iscritto nella rete delle Dimore storiche del Lazio: “… costruito direttamente sulla roccia che caratterizza lo sperone di Colle Gennaro (757 metri sul livello del mare), propaggine del Monte Croce. Sono ancora perfettamente conservate la cinta muraria, costruita con grossi blocchi di pietra locale, la struttura di base della porta d’ingresso e una parte della torre costruita sul suo punto dominante, adibita a prigione nel periodo successivo alla ristrutturazione da parte degli Orsini, all’inizio del XVI secolo.
Il Castello era collocato nella parte sommitale e più vulnerabile delle mura che circondavano il borgo, il cui tracciato è ancora perfettamente riconoscibile nell’impianto urbanistico, e in cui si aprivano 4 porte (Porta Lancia, Porta Colle Gennaro, Porta Paola e Porta Nuova).
https://www.retedimorestorichelazio.it/dimora/rm/vivaro-romano/castello-borghese/ Nel 2019 entra a far parte del Sistema Museale Regionale MedAniene, il Museo Castrum Vivarii (https://www.museocastrumvivarii.it/) , allestito in una torre del Castello Borghese, che con la sua mole dal XV secolo domina dall’alto la piana del Cavaliere. Esso ospita una collezione di beni demo etnoantropologici e, in misura minore, storico-archeologici.
Al momento questo breve viaggio termina qui, ma è ben altra l'intenzione dei progettisti, tanto è il desiderio nel proseguire alla scoperta di questi incontaminati luoghi.
L'avventura di 15 km, con una doverosa pausa ristoratrice in uno dei borghi incontrati, presenta difficoltà media ma ha anche la sorpresa di assaporare la buona cucina locale fatta di ingredienti semplici e genuini.
Lo svantaggio, data la carenza dei mezzi di trasporto pubblico sarà quello di portare un'automobile navetta al punto di arrivo oppure, laddove attivo il servizio, prenotare un letto nella Casa Vacanza gestita dal Comune di Vivaro, per godersi una notte tranquilla in un'oasi di pace, aspettando così il bus per Roma che al mattino ci riporta sulla Tiburtina, partenza di questo viaggio!
Si Ritorna per un momento a soffermarsi sull’importante lavoro di promozione che sta svolgendo il progetto della dmo VAMOS, motivo per il quale V.A.R.A. ha aderito con piacere e impegno partecipando a questo importante tour di Fiera itinerante, vedendo in queste iniziative realizzare l’obiettivo comune di promuovere la Valle Aniene e il suo territorio.
L’ultimo appuntamento a Cerreto Laziale si è svolto con nutrita partecipazione, accolti favorevolmente dalla Amministrazione e popolazione con un entusiasmante inserimento di PAT - prodotto artigianale tipico - mettendo in evidenza le pizzarelle realizzate dal vivo e premiate per
l’occasione. Ci vediamo a Subiaco per il prossimo territorio in promozione con il progetto! (Luigi Tilia - V.A.R.A.-Il Cammino dell’Aniene- luglio 2023)